IMPARARE A PREGARE

La preghiera non può essere insegnata da princìpi e seminari. Deve nascere da una condizione di completo senso di bisogno. Se dico: “devo pregare”, presto la motivazione svanirà e rinuncerò; la carne è troppo forte. Devo essere guidato a pregare.

Troppi cristiani vivono in uno stato di rifiuto. “Bene, spero che un giorno il mio bambino starà meglio”. Alcuni genitori hanno davvero mollato: “Credo che non si possa fare niente. Bobby non guarirà, ma abbiamo tentato; lo abbiamo consacrato al Signore quando era un bambino. Forse un giorno”.

Più preghiamo, più percepiamo il bisogno di pregare. E più lo percepiamo, più vogliamo pregare.

La preghiera è la fonte della vita cristiana, l’ancora di salvezza del cristiano. Diversamente, è come avere una bambina fra le braccia e vestirla di tutto punto, ma non c’è vita in lei, non respira! L’abito pieno di orli non determinerà mai e poi mai i segni vitali della bambina. Non è bene parlare a qualcuno in stato comatoso. Ecco perché la grande enfasi sull’insegnamento nelle chiese odierne sta producendo risultati limitati. Insegnare è buono solo se c’è vita da canalizzare. Se gli ascoltatori sono in stato di coma spirituale, ciò che stiamo loro dicendo può anche essere buono e ortodosso, ma purtroppo, la vita spirituale non può essere insegnata.

I pastori e le chiese devono arrivare al punto di dire: “non siamo cristiani del Nuovo Testamento se non abbiamo una vita di preghiera”. Questa convinzione ci sgomenta un po’, ma in che altro modo ci sarà una svolta con Dio?

Se pensiamo veramente a ciò che Atti 2:42 dice: “Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere”, possiamo vedere che la preghiera è quasi una prova di normalità della chiesa. Rivolgersi al Signore è la quarta grande caratteristica nella lista. Se la mia chiesa o la tua chiesa non stanno pregando, non dovremmo vantarci della nostra ortodossia o del numero di presenti al culto domenicale.

Infatti, Carol ed io ci siamo detti più di una volta che se alla Brooklyn Tabernacle dovessero venir meno lo spirito di contrizione ed il desiderio di rivolgersi a Dio, sapremo di essere nei guai, anche se avremo 10.000 membri.

 

by Jim Cymbala

CREDI ALLA SUA PAROLA

by David Wilkerson


Se ti chiedi perché continui a cadere – perché continui a sentirti debole e
impotente e continui a fare ciò che proprio odi – potrebbe essere perché non
hai confidato appieno nelle gloriose promesse di Dio. 

Dio fece molte promesse ad Abrahamo, promesse di essergli scudo e ricompensa,
di sconfiggere ogni suo nemico, persino di compiere per lui miracoli – come
quello di donargli un figlio nella sua anzianità. Abrahamo credette a queste
promesse e Dio disse che la sua fede gli venne imputata a giustizia. 

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IN MOMENTI DI SCORAGGIAMENTO

by David Wilkerson

La prima cosa che lo Spirito Santo spesso fa nei momenti di scoraggiamento è
quella di riportarti alla mente le preziose promesse di Gesù. Lo ha fatto con
me inondandomi l’anima di promesse dalla parola di Dio. “La tua vita non è
finita”, mi ha rassicurato. “Tu non lo sai, ma il meglio deve ancora venire
per te”. L’opera dello Spirito Santo è di smantellare le bugie del nemico
e portare incoraggiamento dall’alto!
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